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martedì 27 ottobre 2009
Destinazioni: GIAPPONE
Forse più di qualunque altro paese al mondo il Giappone è oggetto di pareri che sono frutto di semplificazioni e preconcetti; il modo migliore per capire veramente questa nazione è liberarsi da ogni pregiudizio. Tra l'elegante formalità del galateo giapponese e le schiette, talvolta turbolente chiacchierate che si fanno al bar dopo qualche bicchiere, tra le asettiche gallerie di negozi e le genuine feste rurali, ogni visitatore riesce a elaborare una propria personale visione del Giappone. Sia che finiate per fotografare una riproduzione della Torre Eiffel o che vi ritroviate a fare surf in una piscina con le onde, sia che passiate le notti nei love hotel oppure vi pigiate nei capsule hotel, cercate di venire con la mentalità più aperta possibile e preparatevi a restare stupefatti.
Quando andare
Con i suoi cieli limpidi e i ciliegi in fiore, la primavera (da marzo a maggio) è probabilmente la stagione più celebrata in Giappone, ma coincide con il periodo delle vacanze giapponesi e, di conseguenza, molte delle località più rinomate tendono a essere piene di turisti locali. L'autunno (da settembre a novembre) è un periodo splendido per visitare il paese: le temperature sono piacevoli e la campagna si riveste di colori fantastici. Nel culmine della stagione invernale (da dicembre a febbraio) può fare molto freddo, mentre con il caldo estivo (da giugno ad agosto) avventurarsi anche solo brevemente in una zona senza aria condizionata può diventare un'impresa estenuante; il vantaggio di questi periodi è che le mete turistiche in genere sono meno affollate. Quando si pianifica il viaggio è utile ricordarsi anche dei periodi festivi: spostarsi e cercare un albergo a Capodanno, nella Settimana d'Oro (tra la fine di aprile e l'inizio di maggio) e durante la festa dell'O-bon, in estate, può diventare molto problematico.
Feste e manifestazioni
Durante le due più importanti feste giapponesi, il Capodanno (dal 29 dicembre al 6 gennaio) e la Settimana d'Oro (che include la Festa Verde, la Festa della Costituzione e la Festa dei Bambini, dal 27 aprile al 6 maggio) è pressoché impossibile trovare posto sui mezzi di trasporto e negli alberghi. Un'altra manifestazione importante è la Festa degli Adulti (15 gennaio), quando si celebrano cerimonie per i ragazzi che raggiungono la maggiore età (20 anni). In questa giornata i Giapponesi festeggiano anche la fine dell'inverno lanciando fagioli e intonando canti per "attirare la buona sorte e scacciare i demoni". L'Hanami (contemplazione degli alberi in fiore) di solito dura da febbraio ad aprile; la romantica Tanabata Matsuri (Festa delle Stelle) si celebra il 7 luglio; tra metà luglio e agosto in occasione dell'O Bon (Festa dei Morti) si accendono lanterne che vengono lasciate a galleggiare nei fiumi, nei laghi e in mare per simboleggiare il ritorno dei defunti all'aldilà.
Il Gion Matsurai di Kyoto (17 luglio), che è forse la festa più famosa di tutto il Giappone, culmina con una parata di enormi carri trainati a mano e riccamente decorati; questa celebrazione risale a un episodio del IX secolo, quando gli abitanti di Kyoto chiesero agli dei di porre fine a una pestilenza che stava devastando la città. Passando a manifestazioni più bizzarre, il Niramekko Obisha (20 gennaio; Chiba) consiste in una gara in cui bisogna fissarsi bevendo sake; vince chi resiste più a lungo senza scoppiare a ridere. Lo Yah-Yah Matsuri Festival (inizio di febbraio; Owase) prevede che i contendenti urlino 'yah yah!' cercando di incutere paura. In occasione del Knickers Giving Day (14 marzo) gli uomini ricambiano il dono ricevuto a San Valentino regalando alle loro fidanzate un paio di mutandine.
Visti
i cittadini italiani non necessitano del visto per soggiorni inferiori ai 90 giorni. Occorre però avere il biglietto di andata e ritorno o di proseguimento del viaggio. Il passaporto dovrà essere valido per tutta la durata del soggiorno.
Rischi sanitari
vaccinazioni consigliate: difterite e tetano, epatite virale B, encefalite giapponese B.
In linea generale si può affermare che l'acqua del rubinetto è sicura e potabile in tutto il Giappone.
Il rischio di encefalite giapponese B esiste in tutte le aree rurali, ma è più alto nella parte occidentale del paese. Nel Giappone occidentale la stagione a rischio va da luglio a ottobre. Sull'isola di Ryuku (Okinawa) la stagione pericolosa va da aprile a dicembre.
Altri rischi: mal di montagna (Monte Fuji)
Fuso orario
nove ore avanti rispetto al meridiano di Greenwich
Tokyo
L'aspetto più sorprendente della capitale del Giappone è la sua pulsante energia. Bisogna ammettere che l'impatto visivo con i complessi abitativi e i blocchi di uffici tra i quali scorrono grandi strade sopraelevate intasate dal traffico può essere alquanto deprimente, ma Tokyo è l'esempio vivente del successo del Giappone. I quartieri periferici in genere si sono salvati dalla cultura dei grandi magazzini e lungo le loro vie sono allineati minuscoli negozi e brulicanti ristoranti che, nella maggior parte dei casi, restano aperti fino a notte fonda. Accanto ai grattacieli degli uffici sopravvivono aspetti di una Tokyo diversa, che si manifesta in una vecchia casa in legno, un negozio di kimono, una locanda tradizionale oppure un'anziana donna in kimono che pulisce il marciapiede davanti alla porta di casa con una scopa di saggina. Tokyo è più che qualsiasi altra cosa un luogo dove i rapidi ritmi della cultura del consumo collidono con i momenti di tranquillità e di riflessione tramandati dalla cultura tradizionale. È una città che pulsa di vita nella quale non si resta mai senza qualcosa di nuovo da visitare.
Tokyo è una vasta conurbazione che dalla Tokyo-wan Bay si estende nella Pianura di Kanto. Quasi interamente ricostruita dopo il terremoto del 1923 e poi nuovamente dopo le incursioni aeree degli Stati Uniti durante la seconda guerra mondiale, Tokyo è letteralmente risorta dalle proprie ceneri. È approssimativamente divisa in due parti, con gli sgargianti quartieri di uffici e negozi a ovest della zona di Ginza, in centro, e i più modesti quartieri residenziali a est. Praticamente tutti i luoghi di interesse turistico sono situati nell'area servita dalla linea Yamanote della JR, che descrive un circuito attorno al centro di Tokyo.
I ricordi più belli che la capitale lascerà impressi nella vostra memoria non saranno certo legati al suo patrimonio architettonico, perché questa non è una città di monumenti artistici. Durante la ricostruzione del dopoguerra si è data importanza soprattutto agli aspetti pragmatici, creando paesaggi urbani nei quali l'estetica trova ben poco spazio. Per cogliere gli aspetti più interessanti della città bisogna immergersi nel suo caos brulicante per poi godersi le sue oasi di calma. Ginza è la zona di negozi più famosa: è opulenta, piena di vita e di gente ed è il luogo ideale in cui venire a spendere soldi, ma ha anche molte piccole gallerie private che ne fanno un posto fantastico per curiosare anche se non si ha intenzione di fare acquisti. Allo Ueno-koen Park, a nord del centro, troverete alcuni dei musei e delle gallerie più interessanti del Giappone. Il Tokyo National Museum custodisce la più grande collezione mondiale di arte giapponese; il National Science Museum è un vasto complesso pieno di articoli di carattere scientifico e lo Shitamachi History Museum ospita la riproduzione dei quartieri popolari della Tokyo antica.
Ritenuta per molto tempo il cuore della città vecchia, Asakusa, a nord-est del centro, è una della poche zone dove si può ancora saggiare qualche aspetto della vita dell'antica Shitamachi. La meta principale è il Senso-ji Temple, che probabilmente è il luogo di culto buddhista più animato di tutto il Giappone, ma anche il resto del quartiere è l'ideale per fare una passeggiata. Una volta Asakusa era un malfamato 'quartiere dei piaceri', focolaio della produzione teatrale e musicale ma anche di attività più equivoche, e possiede ancora alcune testimonianze di quell'epoca. Shinjuku, a ovest del centro, è il quartiere dei divertimenti più turbolento della città; se avete solo un giorno da trascorrere a Tokyo e volete gettarvi a capofitto nel Giappone moderno, questo vasto quartiere, le cui attività non conoscono un momento di tregua, è quello che fa al caso vostro. Potrete trovare praticamente tutto ciò che fa di Tokyo una città interessante: grandi magazzini di classe, gallerie di negozi con prezzi scontati, luci al neon, uffici governativi, folla che preme da tutte le parti, schermi video per le strade, bar dove si mangiano i taglierini stando in piedi al banco, hostess club, tempietti nascosti e bar con strip-tease.
Per quanto riguarda il pernottamento, Tokyo è una città costosa. Ci sono due ostelli della gioventù a ovest del centro e alcuni posti relativamente economici a Ueno e a Ikebukuro; in alternativa Shinjuku può essere una buona scelta, se non vi dà fastidio l'idea di dormire in un capsule hotel. Shinjuku è anche una delle zone migliori riguardo ai ristoranti. Ueno e Asakusa sono indicati se cercate la cucina tradizionale; anche Ginza è una buona zona per quel che riguarda i ristoranti, ma la sera è meglio evitarla perché decisamente cara.
Il Monte Fuji
La montagna più alta del Giappone (3776 m) è l'unica meta naturale del paese che i visitatori stranieri in genere non vogliono mancare di vedere. Fuji-san è un cono vulcanico perfettamente simmetrico che ha eruttato l'ultima volta nel 1707, coprendo di ceneri vulcaniche le vie di Tokyo, distante 100 km. Nelle giornate molto limpide è possibile vedere il Monte Fuji dalla capitale, ma per gran parte dell'anno è necessario spingersi fino a soli 100 m di distanza dalla montagna per riuscire a vederla, perché è quasi sempre nascosta dalle nubi. In genere le vedute migliori si ammirano in inverno e all'inizio della primavera, quando la cima incappucciata di neve rende ancora più bello il panorama.
Ufficialmente la stagione delle scalate dura da luglio ad agosto e i Giapponesi, che amano fare le cose 'correttamente', vengono a visitarlo a frotte in questo periodo. In realtà è possibile salire sul Fuji in qualsiasi momento dell'anno, ma in pieno inverno l'ascesa è consigliabile esclusivamente agli alpinisti esperti. In qualunque periodo decidiate di compiere l'impresa comunque non prendetela alla leggera: l'altitudine è sufficiente a provocare il mal di montagna e il tempo è molto mutevole. La vetta dà il meglio di sé al mattino presto, non solo perché consente di ammirare l'alba ma anche perché è più probabile che a quell'ora non sia avvolta dalle nuvole; questo significa che bisogna partire al pomeriggio, pernottare in un rifugio (che è una soluzione costosa) e proseguire il mattino seguente oppure compiere tutta l'ascesa di notte.
I cinque laghi che contornano il versante settentrionale della montagna sono una popolare meta di gite per gli abitanti di Tokyo e offrono sport acquatici, parchi divertimenti, grotte di ghiaccio e belle vedute del Fuji. Per raggiungere l'area del Fuji la soluzione più rapida consiste nel prendere un autobus al capolinea di Shinjuku; una vasta rete di mezzi serve la regione dei laghi e delle alture ai piedi del monte.
Kyoto
Città dalle centinaia di templi e giardini, Kyoto ricoprì il ruolo di capitale imperiale tra il 794 e il 1868 ed è ancora oggi il principale centro culturale del Giappone. Benché l'architettura tradizionale sia ormai soffocata dagli esercizi commerciali e dalle industrie, è ancora possibile vedere giardini con i ciottoli rastrellati, scorgere il sinuoso profilo del tetto di un tempio e incontrare le geisha moderne così care agli occidentali a caccia di cliché. Il Palazzo Imperiale è una delle poche mete turistiche situate in centro; l'edificio odierno fu eretto nel 1855 e si può vedere solo con una visita organizzata della città. La parte di Kyoto maggiormente meritevole di attenzione è quella orientale, in particolare il quartiere di Higashiyama, con i suoi bei templi, le tranquille passeggiate e gli intrattenimenti notturni tradizionali di Gion. Particolarmente interessante è il Sanjusangen-do Temple, che ospita 1001 statue di Kannon dalle Mille Braccia, la dea buddhista della misericordia. Nella zona nordoccidentale di Kyoto sono situati alcuni splendidi templi zen tra cui il Kinkaku-ji Temple, distrutto nel 1950 da un incendio appiccato da un monaco in preda a manie ossessive e poi ricostruito con l'aggiunta di una copertura di foglia d'oro. Il quartiere di Takao, nascosto nella parte nordoccidentale della città, è famoso per le tinte assunte dal fogliame degli alberi in autunno. Il Castello di Himeji-jo, raggiungibile da Kyoto con un'escursione di un giorno, è il più bel castello giapponese ancora esistente; il suo colore e la sua elegante forma gli hanno procurato il soprannome di 'airone bianco'.
Nel corso dell'anno Kyoto ospita centinaia di manifestazioni e celebrazioni e in queste occasioni è indispensabile prenotare. Le feste più spettacolari sono Aoi Matsuri (15 maggio), che commemora le preghiere recitate nel VI secolo per chiedere agli dei di porre fine al maltempo; Gion Matsuri (17 luglio), la festa più famosa del Giappone, che culmina con una grande parata; Damon-ji Gozan Okuribi (16 agosto), durante la quale si accendono enormi falò per salutare le anime degli antenati; infine il Kurama-no-Himatsuri Fire Festival (22 ottobre), quando per le vie della città sfilano altari portatili accompagnati da giovani con in mano delle torce.
Gli alberghi di categoria media sono situati quasi tutti a nord e a nord-ovest della città, ma nella zona orientale ci sono due begli ostelli. In centro potrete mangiare piatti di cucina internazionale o specialità giapponesi a prezzi ragionevoli, mentre nella parte orientale trovate yakitori e ristoranti all'occidentale.
Daisetsuzan National Park
Il parco nazionale più grande del paese (2309 kmq) si trova nel centro di Hokkaido, la più settentrionale delle isole giapponesi e la seconda in ordine di grandezza, e ha un territorio ricco di monti, vulcani, laghi e foreste che sono l'ideale per l'escursionismo e lo sci. In estate e all'inizio dell'autunno il parco è terribilmente affollato e bisogna disporre di qualche giorno per potersi allontanare dalla ressa. Fulcro della ricezione turistica è Sounkyo, dove trovate un complesso termale e una gola; questo è anche un buon punto di partenza per le escursioni all'interno del parco. Furano è una delle località sciistiche più famose del Giappone; alcuni ritengono addirittura che la sua neve farinosa sia la migliore del mondo. A breve distanza, a nord-est, sorgono i remoti villaggi termali di Tokachidake Onsen e Shirogane Onsen, meno affollati e ottimi come base per le escursioni e lo sci.
Nagasaki
Nagasaki è una città brulicante e pittoresca, ma il suo triste destino di bersaglio atomico fa passare in secondo piano la sua interessante storia di contatti con i portoghesi e gli olandesi. Ukrami, epicentro dell'esplosione atomica, oggi è un prospero e tranquillo quartiere, dove si trova il raggelante A-Bomb Museum, evocativo monumento dell'orrore della distruzione nucleare, e l'Hypocentre Park, che oltre a vari resti e rovine ospita una colonna di pietra nera che segna il punto esatto in cui esplose la bomba. Una campana del Fukusai-ji Zen Temple suona tutti i giorni alle 11.02, l'ora della deflagrazione. Il pendolo di Foucault (pendolo che dimostra la rotazione terrestre), appeso all'interno del tempio, è tra più grandi del mondo.
All'estremità meridionale di Nagasaki nel Glover Garden, sul fianco di una collina, sono state ricostruite le case di alcuni Europei che abitavano nella città. Le scale mobili, le fontane e i pesci rossi conferiscono a questo luogo l'aspetto di una specie di Disneyland, ma le case sono belle e si ammirano splendidi panorami di Nagasaki. Un'ora a nord di Nagasaki sorge lo Huis ten Bosch, sorprendente ricostruzione di una città olandese con tanto di mulini a vento, dighe, una copia della casa della famiglia reale olandese e un negozio di formaggi. Si tratta di una curiosa zona residenziale popolata da 10.000 persone che vogliono vivere in una versione ripulita dell'Olanda nell'isola più meridionale del Giappone.
Trasporti locali
I trasporti aerei sono comodi per spostarsi dalle isole principali a quelle minori e spesso non risultano più costosi dei treni. Verificate se avete diritto a qualche sconto perché sono previste riduzioni piuttosto bizzarre: la JAL, per esempio, offre uno sconto a gruppi di 3 o più donne che viaggiano insieme oppure alle coppie sposate nelle quali la somma dell'età del marito e della moglie è pari o superiore a 88. Il mezzo di trasporto per antonomasia in Giappone sono i treni: veloci, frequenti, puliti, confortevoli e spesso molto costosi. I servizi vanno dalle piccole linee locali agli shinkansen o 'treni proiettile', simbolo del Giappone moderno. Gli shinkansen raggiungono velocità pari a 270 km/h, sono efficientissimi e si possono utilizzare con il Rail Pass, una delle poche soluzioni economiche previste dal Giappone nell'ambito dei trasporti. Il Rail Pass deve essere acquistato quando ci si trova ancora all'estero ed è valido per quasi tutti i servizi delle ferrovie giapponesi. In genere gli autobus intercomunali sono più lenti dei treni, ma in compenso costano molto meno; inoltre, a meno che non optiate per il vagone letto, viaggiare di notte su un autobus con i sedili reclinabili è preferibile a dover passare la nottata in piedi su un treno.
Spostarsi per il Giappone in automobile è molto più fattibile di quanto si creda normalmente. A Tokyo è meglio evitare di mettersi al volante, ma nel resto del paese si trovano una discreta segnaletica in inglese, conducenti generalmente cauti, benzina non più cara che in Europa (il che significa comunque che costa il triplo rispetto agli Stati Uniti) e parcheggi non così introvabili come la mitologia popolare tende a far credere. La motocicletta può essere un ottimo mezzo per spostarsi; in molte località si trovano i cosiddetti 'step-thru' con 50cc di cilindrata, che si possono guidare senza patente. In Giappone il traffico circola sulla sinistra.
È perfettamente fattibile anche visitare il Giappone in bicicletta. Il segreto per godersi una vacanza sulle due ruote è tenersi lontani dalle rotabili principali e spostarsi sui tragitti meno battuti. Con i traghetti si possono visitare parti del Giappone che altrimenti non è possibile raggiungere; una fitta rete di traghetti collega Kyushu, Shikoku e la costa meridionale della zona occidentale di Honshu solcando le acque del Mare Interno. Altri traghetti mettono in comunicazione le isole principali con le numerose isole più piccole e con quelle attorno a Okinawa proseguendo fino a Taiwan.
I trasporti locali in genere sono efficienti. Le città più grandi hanno la metropolitana, che è il mezzo più veloce e più pratico. Pressoché tutte le città giapponesi hanno anche gli autobus, ma in genere sono difficili da usare per gli stranieri, è molto più semplice utilizzare i tram, presenti in alcune città. I taxi sono comodi ma costosi.
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