mercoledì 14 ottobre 2009

TUOR DEL PORTOGALLO 2009



DIARIO DI VIAGGIO - PORTOGALLO 15/24 AGOSTO 2009


GIORNO 1 – LISBONA

Arriviamo in città in un caldo e ventilato pomeriggio di agosto

Fuori dal bellissimo aeroporto di Lisbona un bus ci porta in centro, nel Rossio, al nostro hotel

L'Hotel Mundial è un bel 4 stelle, anche se un po' datato, con una invidiabile posizione nel centro della città

Iniziamo la nostra esplorazione dalla Baixa, il corso cittadino e, cosa della quale ci accorgiamo meravigliati, unico punto in piano di Lisbona!

La città infatti nasce e si sviluppa su 7 colline vicinissime tra di loro, collegate da strade ripidissime dove si inerpicano i tram eléctricos e pochi coraggiosi.

In serata, tappa obbligata all'Elevador de Santa Justa, uno spettacolare ascensore urbano che, appunto, collega due zone seppur vicine della città


Per cena, si mangia rigorosamente portoghese: porzioni enormi e gustosissime e il paradiso del palato per gli amanti del baccalà (bachalau) che è piatto nazionale e viene cucinato secondo la tradizione in 365 divese varianti! Noi abbiamo mangiato (e benissimo) alla Cerveceria Trinidade, locale storico ricavato da un convento con le pareti interamente ricoperte di azuleijos. C'è sempre tanta fila, ma in genere non si attende mai troppo.


GIORNO 2 – LISBONA

Al mattino dopo una ricca colazione in Hotel prendiamo dalla vicina Praça da Figueira il tram 15 in direzione di Belém, ai margini di Lisbona, per vedere la Torre del Belem, circondata dal mare per tre lati, il monumento alle Scoperte e il primo e forse più bello dei monasteri portoghesi, il Mosteiro dos Jeronimos.

Una tappa all'Antica Confiteria per assaggiare i gustosissimi pasteis de Belém (pasticcini alla crema) è d'obbligo

Nel pomeriggio, stanchio ma soddisfatti, breve pausa in hotel e poi si riparte di nuovo. Prendiamo il tram 28, forse tra gli electricòs quello che fa il percorso più pittoresco e raggiungiamo la parte alta della citàà, passando tra viuzze strettissime e ripide. La vista dall'alto è bellissima.

Cena nel movimentato Bairro Alto, dove si concentrano la maggior parte dei localini

GIORNO 3 – SINTRA E OBIDOS

Si parte di buon'ora per Sintra, a circa 30 km da Lisbona. Lasciata la macchina alla stazione ferroviaria di Sintra Vila prendiamo il bus turistico che con un unico biglietto ci porterà alle maggiori attrazioni della piccola cittadina, piuttosto distanti tra loro. E' un percorso che si può fare anche a piedi ma personalmente, vista la quantità e la pendenza delle salite da affrontare...io non lo consiglierei ^__^

Prima tappa, Castelo dos Mouros, spettacolare roccaforte sulla cima di una collina, che si raggiunge attraversando il bosco. E' possibile percorrere l'intero cammino di ronda, anche se non in tutti i punti ci sono corrimano o appigli. La vista dai bastioni è fantastica e si può vedere, sulla collina accanto, il Palacio da Pena, che raggiungiamo poco dopo, riprendendo il bus e facendo l'ennesima salita a piedi. Il Palacio è stata la residenza estiva dei regnanti portoghesi nel 1700/1800 e tuttora gli interni e gli arredi sono perfettamente conservati offrendo la possibilità di calarsi nella atmosfera d'epoca e attraversando tutte le stanze ancora completamente arredate.

Il bus ci riporta a Sintra Vila dove, dopo un rapido spuntino, una camminata di una ventina di minuti ci porta alla tenuta di Quinta da Rigaleira, caratterizzata da un Palazzo (ora adibito a mostre temporanee) e dagli incantevoli e fiabeschi giardini con fontane, laghetti, grotte, passaggi sotterranei e il Pozzo dell'Iniziazione che è possibile raggiungere dalla sommità o da un passaggio scavato nella roccia che porta direttamente alla base del pozzo.Sfiniti, partiamo alla sera alla volta di Obidos, piccolissima cittadina fortificata dove ci fermiamo a dormire.

GIORNO 4 – ALCOBACA, BATALHA E COIMBRA

Alcobaça è una piccola cittadina che ha di interessante solo la piazza e l'imponente Mosteiro dove si diceva che vivessero 999 monaci nel periodo della sua massima espansione. Impressionanti le enormi cucine, che danno modo di rendersi conto di quante persone davvero potessero conviverci. Il biglietto combinato d'ingresso al Mosteiro comprende anche il Mosteiro da Batalha e il Convento de Cristo di Tomar.

Una rapida sosta a Batalha per la visita del monastero e arriviamo a Coimbra, sede della prima università del Portogallo. Un'altra città in salita! Gli scalini, ripidissimi come altrove, ci portano fino in cima alla collina dove ha sede la imponente Università. La biblioteca barocca, di certa grande bellezza, non ci è stato possibile visitarla perchè già chiusa nel pomeriggio.

Assolutamente da provare la cucina del minuscolo Ze Mane per assaggiare la capra cotta nel vino...pesantina, ma deliziosa!

GIORNO 5 – AVEIRO, GUIMARES E BRAGA

Al mattina raggiungiamo Aveiro, che la guida descrive come una piacevole città di mare, ricca di canali.....Canali ce ne sono un paio, ma l'atmosfera è piuttosto mesta e non ci entusiasma. L'unica cosa degna di nota sono le barche dipinte nel canale, dove ogni anno organizzano una regata per eleggere la barca più bella. Un rapido giro e proseguiamo per Guimares, davvero molto pittoresca. E' una piccola città fortificata, prima capitale del Portogallo. Gli abitanti sono tanto orgogliosi di queste origini che un po' dappertutto si trovano targhe con su scritto “il Portogallo è nato qui”.

Pranziamo in un piccolo caffé consigliato dalla guida e facciamo un giro per il centro, davvero grazioso.

Nel pomeriggio raggiungiamo Braga, una delle capitali religiose dello stato, ricca di santuari e chiese. E' proprio nella zona del santuario di Monte Bon Jesus che dormiremo, in una atmosfera rilassata in mezzo a una pineta e dopo tanti giorni a camminare per salite, è davvero una pausa tonificante e rigenerante.

GIORNO 6 – BUCACO E TOMAR

Al mattino ci inoltriamo nella foresta di Luso-Buçaco, uno dei polmoni verdi della zona, molto frequantato dai locali....è tutto molto tranquillo e ci limitiamo a un rapido giro.

Nel tragitto per Tomar facciamo una deviazione per visitare le rovine di Citania de Briteiros, antichissima cittadina fortificaa di origine celtica ancora in parte da scoprire. I lavori vanno a rilento ma il posto è bello, in cima a una collina e si gode di una bellissima vista, passeggiando tra le rovine.

A Tomar arriviamo nel primo pomeriggio, e la prima sorpresa è l'hotel, il bellissimo Hotel Dos Templarios, a cinque minuti dal centro. Per raggiungere il Convento di Cristo, luogo dove sono nati i cavalieri templari, dobbiamo prendere la macchina, ma è un tragitto breve.

Il Convento di Cristo è imponente e rende davvero l'idea dell'importanza che l'Ordine dei Cavalieri di Cristo rivestiva, all'epoca e in quella zona. Davvero bello, mi è piaciuto molto.

GIORNO 7 – VIANA DO CASTELO E PORTO

Viana do Castello, piccola cittadina a nord è stata inclusa nel nostro itinerario solo allo scopo di visitare la Feira, che si tiene la terza settimana di agosto e vede il suo culmine nella sfilata dei Gigantones, enormi statue di cartapesta con grandi teste, che sono il simbolo della Feira. Pecato per la giornata uggiosa, ma abbiamo fatto in tempo a vedere i Gigantones esposti sulla piazza principale. La pioggia ci ha dissuasi dal restare e ci siamo diretti vesto la bellissima e decadente Porto, arrampicata sulle rive del fiume Douro, nella zona famosa per la produzione di vino.

Come Lisbona, Porto è susseguirsi di vicoli ripidi ma pià disordinata e sporca rispetto alla capitale, anche se questa trasandatezza fa parte del suo fascino.

D'obbligo una passeggiata sul lungofiume, ricco di locali ala moda e attraversando il ponte, la visita alle cantine di vino di Vila de Gaia. Le maggiori cantine organizzano dei mini circuiti di deguastazione (a pagamento), ma nelle piccole enoteche c'è sempre qualcuno disponibile a dare spiegazioni e ad offrire un assaggio dell'ottimo Porto, degli altri vini locali e dell'onnipresente (e buonissimo) vinho verde, un vino giovane e frizzante piacevolissimo sia da aperitivo che da pasto (l'abbiamo ordinato pressoché sempre). Le cantine sono un ottimo posto per trovare un ricordo tangibile del Portogallo da riportare a casa e agli amici, come abbiamo fatto noi.

GIORNO 8 FATIMA E LISBONA

Una visita alla emozionante piana di Fatima è una tappa obbligatoria anche per chi è di fede vacillante...arrivando colpisce il numero impressionante di pullman turistici e di auto parcheggiate e a mano a mano che ci si avvicina alla piana ci si imbatte in una eterogena massa di fedeli....giovani, vecchi, comitive e fedeli che percorrono il tragitto lastricato fino alla grotta delle Apparizioni camminando in ginocchio o a volte strisciando. E' una partecipazione che non può non colpire anche i più scettici.

La cattedrale in se non è eccezionale se non per grandezza, così come il nuovo auditorium, per ospitare il numero enorme di fedeli che ogni anno giungono in pellegrinaggio.

Davanti alla Grotta e alle tombe dei tre pastorelli c'è sempre molta commozione e l'odore di fiori e di ceri che vengono gettati nella fornace come voto pervade l'aria.

Dopo aver ritemprato lo spirito ci avviamo di nuovo verso Lisbona, inizio e fine del nostro viaggio. Ritroviamo il nostro Hotel Mundial che ora ci è familiare e la variopinta umanità di questa città cosmopolita, patria di ogni navigatore.

Riprendiamo il tram 28 e torniamo in cima alla città alta per una passeggiata, mentre di sera percorriamo di nuovo le affollate vie della Baixa.

GIORNO 9 – 10 LISBONA

L'utlimo giorno della nostra permanenza in Portogallo lo passiamo a visitare le cittadine di Estoril e Cascais, sulla costa, e riusciamo finalmente a vedere l'oceano, grande escluso dal nostro tour che ha privilegiato le città dell'entroterra.

A Estoril solo un rapido giro in centro visto che le uniche attrazioni della città sono la Fiera dell'Artigianato e il Casinò, ed entrambe non saranno aperte prima di sera. Da Cascais a piedi con una passeggiata di una ventina di minuti raggiungiamo la Boca di Inferno, pittoresco punto di osservazione dove le rocce aggrediscono il mare formando cavità e rientranze. Il posto è davvero suggestivo solo con il mare grosso che si frange sulle rocce, ma anche con il sole la vista è bella. Ci aspettavamo di riuscire a trovare una spiaggia dove godere un po' il mare, ma a parte piccole e affollate calette, non ci sono spiagge e tutta la costa è rocciosa e inaccessibile. Mangiamo a un chiosco le solite specialità locali e nel pomeriggio, stanchi dal sole e dalla lunga camminata, torniamo verso la bella capitale alla ricerca di uno dei nostri locali preferiti per cena, la Cerveceria Trinidade.

Il giorno successivo bighelloniamo un po' alla ricerca di souvenir e nel primo pomeriggio torniamo in aeroporto per il volo di rientro.

Il viaggio è stato interessante, faticoso e sin troppo breve e ne è valsa assolutamente la pena. Peccato non aver visto tutta la zona a sud di Lisbona, ma ci torneremo prima o poi :-)

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