lunedì 26 ottobre 2009

Destinazioni : MAURITIUS


C'era una volta un'isola nell'Oceano Indiano pressoché sconosciuta come meta turistica. Nell'immaginario collettivo, i paradisi battuti dagli alisei con palme da cocco, spiagge bianche e acque cristalline si trovavano nell'Oceano Pacifico o nel Mar dei Caraibi. Oggi non è più così. Il settimo mare sta prendendo coscienza di sé e, con somma gioia dei viaggiatori, i prezzi stanno effettivamente scendendo, attirando turisti di ogni sorta che desiderano visitare l'isola per vedere che cosa si erano persi. Mauritius si sta costruendo la fama di isola più accessibile di tutta la regione, con paradisi tropicali che niente hanno da invidiare a quelli di Maui o della Martinica, ma a prezzi molto competitivi... certo, se si esclude il prezzo dell'aereo.

Benché situata al largo delle coste orientali africane, Mauritius ha in effetti legami più forti con inglesi e francesi e una maggiore presenza di forza lavoro indiana rispetto alle nazioni africane continentali. Potrete gustare un piatto di ceci al curry o un delizioso 'Yorkshire pudding' sulla terrazza di un ristorante francese, il tutto accompagnato da vino di importazione o da una forte birra al malto, al suono di musiche creole o al brusio delle varie lingue parlate dagli abitanti dell'isola. Mauritius ospita strutture per tutti i gusti: dai resort marini per turisti viziati a sistemazioni presso la popolazione locale, che spesso affitta case e automobili per escursioni giornaliere. Se desiderate trascorrere una vacanza tranquilla dedicata a oziare sulla spiaggia, questo è il posto che fa per voi, ma non dimenticate di visitare anche le scoscese regioni dell'interno e la capitale cosmopolita del paese, Port Louis.

Quando andare
A eccezione del periodo che va da Natale a Capodanno, a Mauritius non esiste una reale differenziazione tra alta e bassa stagione. Il profondo 'inverno' dell'isola va da luglio a settembre, quando durante il giorno il clima si trasforma da appiccicoso a mite. È sicuramente questo il periodo migliore per visitare Mauritius, anche perché piove meno e il tasso di umidità è più contenuto che nel resto dell'anno. Dal punto di vista climatico, il periodo meno piacevole va da gennaio ad aprile, con giornate lunghe, troppo calde e umide per alcuni e con la minaccia di uragani nell'aria. In caso di piogge torrenziali, preparatevi a trascorrere alcuni giorni rinchiusi in casa. Le migliori immersioni si effettuano tra dicembre e marzo, quando l'acqua è più cristallina; da giugno ad agosto le acque si prestano magnificamente al surf, mentre per le battute di pesca i mesi migliori sono quelli compresi tra ottobre e aprile, quando i grandi pesci si avvicinano alla riva in cerca di prede.


Feste e manifestazioni

L'elevato numero di etnie e culture comporta ovviamente un altrettanto elevato numero di ricorrenze ed eventi particolari. Teemeedee, la cerimonia induista e tamil che consiste nel camminare sui carboni ardenti in onore di vari dèi, ha luogo tutto l'anno, ma soprattutto a dicembre e gennaio. A gennaio o febbraio, gli induisti festeggiano l'importante Thaipoosam Cavadee nei templi di tutta l'isola. Potrete assistere alle processioni in cui la gente porta colmi di latte e archi di legno ricoperti di fiori, accompagnata da devoti che si trafiggono la lingua e le guance in onore del secondo figlio di Shiva. Nello stesso periodo gli abitanti tamil festeggiano la fine della stagione del raccolto, dando da mangiare pudding di riso ad alcune mucche appositamente pitturate per la festa di Pongal; il Capodanno Cinese viene celebrato con la solita abbondanza di cibi e fuochi artificiali.

Maha Shivaratri, la più importante festa induista al di fuori dell'India, si tiene per tre giorni a febbraio e a marzo. Gran parte della popolazione induista dell'isola si reca in pellegrinaggio in onore di Shiva alle sacre acque del lago vulcanico di Grand Bassin, dove si compiono offerte di cibi sacrificali e si riempiono i calici di acqua santa. Se vi trovate sull'isola in occasione di Holi, la festa induista dei colori, che ha luogo talvolta a febbraio e talvolta a marzo, preparatevi a una bella inzuppata: le esuberanti persone che vi prendono parte non esitano a gettare acqua e polvere colorata addosso a chiunque incontrino sulla loro strada. Il 12 marzo ricorre invece la Festa della Repubblica e dell'Indipendenza. Simili negli intenti alla Teemeedee, gli spettacoli con le spade induisti e tamil hanno luogo soprattutto tra aprile e giugno. Durante la festa di Père Laval, che a settembre commemora l'anniversario della morte del re cattolico delle conversioni, giungono al suo santuario, presso Ste-Croix, pellegrini provenienti da tutto il mondo invocando cure miracolose e grazie di vario genere.

I musulmani festeggiano Eid-al-Fitr, che segna la fine del mese di digiuno del Ramadan, il nono mese dell'anno lunare. Nonostante la data dell'Eid-al-Fitr cambi di anno in anno, nei prossimi anni cadrà in gennaio, si tratta di una festa nazionale.

Port Louis
Dominata dalle montagne situate all'estremità nord-occidentale dell'isola, Port Louis è una città in continuo sviluppo e di notevoli dimensioni rispetto a quelle dell'isola, sebbene vi abiti solo una percentuale relativamente piccola dell'intera popolazione di Mauritius. Durante il giorno la città si comporta come una vera metropoli: frenetiche attività commerciali, traffico caotico, rumore di clacson; di notte, invece, è tutto tranquillo, oseremmo dire "morto", a eccezione della nuovissima area di Le Caudan Waterfront, il lungomare lungo cui sorgono un casinò, cinema, negozi, bar e ristoranti. Il quartiere musulmano si trova nella zona intorno a Muammar El Khadafi Square (esattamente situata dalla parte opposta della città rispetto a John F. Kennedy St), mentre Chinatown è dalle parti di Royal St. È possibile visitare l'intero centro cittadino a piedi.
Il luogo ideale per assaporare il clima della città è Port Louis Market, il mercato vicino al lungomare, nel cuore della città, che offre bancarelle con frutta e verdura, carne e pesce, souvenir, prodotti artigianali, vestiti e spezie, tutti a prezzi rigorosamente contrattabili. Nel quartiere si trova anche il Natural History Museum, famoso perché ospita un esemplare imbalsamato di dodo, un "anormale membro della famiglia dei colombi", estintosi alla fine del XVII secolo. Nel museo si trovano anche riproduzioni di altri uccelli estinti, nonché esemplari di pesci e animali ancora presenti sulla terra. Una collezione di francobolli dell'isola e di altro materiale filatelico, l'altra unica mostra stabile della città, è visibile nell'ufficio postale di Mauritius.
Se siete interessati all'architettura islamica, visitate la Moschea di Jummah, eretta alla metà del XIX secolo e stranamente collocata nel cuore di Chinatown, e Fort Adelaide, una fortezza dall'aspetto arabeggiante che i locali chiamano la Citadel. Si tratta dell'unica delle quattro fortezze britanniche di Port Louis ancora accessibile e in buone condizioni; dalla cima della collina si gode un superbo panorama della zona del porto.
Considerato la Lourdes dell'Oceano Indiano, il Santuario di Père Laval si trova a Ste-Croix, a nord-est del centro cittadino. Père Laval - un sacerdote che pare abbia convertito più di 67.000 persone durante il suo soggiorno di 23 anni a Mauritius - è ricordato con una colorata statua di gesso posta sopra la sua tomba. I pellegrini, che confidano ciecamente nei poteri guaritori della statua, arrivano a frotte solo per poterla toccare.

Sir Seewoosugar Ramgoolam Botanical Gardens

Situato all'interno del villaggio di Pamplemousses, il parco (noto come Orto Botanico Reale) venne creato nel 1735 dal governatore Mahé de La Bourdonnais come un vero e proprio orto per il suo Mon Plaisir Château. Il terreno fu sistemato nel 1768 da Pierre Poivre nel tentativo di impiantarvi spezie, ma rimase in seguito incolto fino al 1849, quando un orticoltore inglese, James Duncan, lo rilevò piantandovi un gran numero di palme, tuttora visibili.
Il piccolo ma curatissimo orto è uno dei luoghi più importanti di Mauritius. Nonostante la scarsità di fiori, una delle principali attrattive del parco è costituita dalle gigantesche ninfee della specie Victoria regia, native dell'Amazzonia. Il fiore di colore bianco si schiude di giorno dal centro di un'enorme foglia, e si richiude il giorno dopo avendo nel frattempo assunto un colore rosso. Nel giardino crescono anche numerosi esemplari di bambù dorato, di alberi della gomma, piante velenose, un ficus religiosa di 200 anni e, in onore dei cristiani, un albero con foglie a forma di crocifissi. Le altre attrazioni del giardino sono il profumo della sua fragrante flora, composta da piante di zenzero, cannella, noce moscata, canfora e sandalo, e gli esemplari di animali selvatici che non si trovano in nessun'altra parte dell'isola. Nel parco cercate i recinti con i cervi di Giava e le tartarughe giganti. L'orto botanico ospita anche una galleria d'arte e un cimitero. Pamplemousses, situata 11 km a nord-est di Port Louis, è collegata alla capitale da un regolare servizio di autobus.

Moka Town e dintorni
Posta circa 12 km a sud di Port Louis, la cittadina di Moka è, in fatto di atmosfera, lontana mille miglia dalla capitale. Non solo è il centro accademico dell'isola, ma è anche circondata da paesaggi silvani, montagne maestose e da un numero impressionante di ville. In città si trovano i due più importanti istituti accademici dell'isola: la University of Mauritius e il Mahatma Gandhi Institute, fondato per tutelare e promuovere la cultura indiana del paese. Il Folk Museum of Indian Immigration, curato dal Gandhi Institute, ospita circa 2000 volumi indiani risalenti agli anni tra il 1842 e il 1910, nonché una piccola collezione di oggetti di artigianato, come gioielli lavorati dai primi immigrati indiani, strumenti musicali tradizionali, libri e vari oggetti di uso domestico.
Molto interessante dal punto di vista storico è anche Le Réduit (il Rifugio), l'ex villa di un governatore, costruita nel 1874 e oggi utilizzata dalle forze armate. Nonostante l'interno dell'edificio sia aperto al pubblico solo due volte l'anno (a marzo e a ottobre), vale la pena visitare i giardini, cosa che potrete fare sotto sorveglianza armata. Un'altra attrazione è l'Eureka House, una dimora restaurata e aperta al pubblico sotto forma di museo nel 1986. La casa fu costruita intorno al 1830 e, come Le Réduit, offre splendidi panorami sulla vallata. Alcune sale del museo sono dedicate alla musica e all'arte; altre contengono antiche mappe, oggetti casalinghi indiani e cinesi e bizzarri congegni, come una doccia dell'era coloniale. Prendetevi il tempo per compiere una passeggiata attorno ai giardini e ai cottage in pietra, sul retro. Entrambe le case, situate circa un chilometro fuori Moka - Eureka a nord, Le Réduit a sud - sono raggiungibili percorrendo un tratto in autobus e poi a piedi, a meno che non riusciate a convincere un abitante del luogo a noleggiarvi una bicicletta.
Nei pressi di Port Louis si trova Domaine Les Pailles, un sofisticato centro culturale che propone gite su carri e trenini trainati da cavalli e comprende una riproduzione funzionante di uno zuccherificio azionato da buoi, una distilleria di rum, un giardino di erbe, una sorgente naturale e un'area ricreativa per bambini. Il centro ippico della tenuta, Les ...curies du Domaine, dispone di cavalli da dressage e da corsa a ostacoli nonché, per i più piccoli, pony gallesi. Ma l'abbondanza non finisce qui: il centro possiede anche diversi ristoranti etnici, un jazz club e un casinò. Domaine Les Pailles dista 10 minuti di taxi sia da Port Louis sia da Moka. Potete inoltre prendere un autobus in partenza da una delle due città e poi camminare per mezz'ora dalla strada principale.
Moka si trova a metà strada tra Port Louis e Curepipe, a est della strada M2. Un servizio di autobus giornalieri collega le due città; in alternativa, prendete un taxi.

Curepipe e dintorni
La città di Curepipe deve le proprie dimensioni e importanza all'epidemia di malaria del 1867, quando migliaia di persone fuggirono dalle zone infestate di zanzare di Port Louis alla ricerca di zone più salubri ed elevate. La maggioranza dei Franco-mauriziani, che vive in villaggi fuori mano, viene in città principalmente per fare acquisti. Con la sua atmosfera da città commerciale inglese, Curepipe è il centro delle industrie dei modellini di navi e del tè e il posto migliore per spendere i vostri quattrini. A meno che non rivesta per voi un particolare interesse, non riservate alla cittadina più di una rapida visita; assai più affascinante è la campagna circostante.
La strada principale e di un certo interesse storico a Curepipe è Elizabeth Ave, lungo la quale sorge l'Hôtel de Ville (1902), un edificio in stile coloniale recentemente ristrutturato che funge da municipio. Nei suoi giardini si trova una statua di Paul e Virginie, i due personaggi tratti dall'omonimo romanzo scritto da Bernardin de St Pierre nel 1788. A ovest del centro sorge l'orto botanico di Curepipe, certo non spettacolare come quello di Pamplemousses, ma comunque ben tenuto e informale, con percorsi naturalistici guidati che si diramano dai vialetti principali. A nord dei giardini, la più grande attrazione naturale della città: il cratere Trou aux Cerfs, appartenente a un vulcano spento da migliaia di anni, sul fondo del quale oggi cresce una fitta foresta. Una strada asfaltata, che arriva fino in cima e circonda il cratere, è provvista di aree di sosta che consentono di ammirare lo splendido panorama.
Senza un proprio mezzo di trasporto e un buon paio di scarponi da montagna è piuttosto difficoltoso raggiungere le Tamarind Falls, le cascate a pochi chilometri a sud-ovest dalla città, che meritano comunque di essere visitate. Potrete immergervi in una piscina di acque profonde situata in fondo a una serie di sette cascate circondate da un territorio molto adatto alle escursioni.
Curepipe, posta sugli altipiani centro-meridionali di Mauritius, è ben collegata da un servizio di autobus a Port Louis, circa 20 km più a nord, e ad altre città e villaggi del paese.

1 commento:

Unknown ha detto...

wow!this is informative enough for me to know the best season to go there according to our planned activities..we had been there for Holidays to Mauritius..it was a lot of fun!